APRICENA:
Abitanti: 13000 circa detti:"apricenesi"
Altitudine: m. 73 s.l.m.
NUMERI UTILI:
Guardia Medica tel: 0882.642054
Municipio tel: 0882646735
Polizia Municipale tel: 0882.641014
Carabinieri tel: 0882.641010
Farmacie di Turno: clicca qui
il MERCATO settimanale si tiene il SABATO
Come arrivarci: da Foggia - SS 16 fino a San Severo,poi SS 89 fino ad
Apricena (Foggia-Apricena 41 km).
DESCRIZIONE:
Cittadina agricola ed industriale situata all'estremita' nord del Tavoliere
alle falde occidentali del Gargano. E' situata tra i torrenti Vallone e
Candelaro.
Apricena è famosa, anche a livello internazionale, per le cave di marmo da cui si estrae "la pietra d'Apricena",
già adoperata da Federico II per realizzare alcune parti di Castel del
Monte, dal Vanvitelli che lo usò per alcune opere del Palazzo Reale di
Caserta e, in tempi più recenti, dall'arch. Renzo Piano nella chiesa nuova di Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
LA STORIA
Il nome Apricena
deriverebbe da una partita di caccia al cinghiale e successiva cena: 'Apri
coena', in latino è cena di cinghiale, ricordata nel gonfalone della città,
dov’è raffigurato un cinghiale trafitto da una freccia. Fu dunque
dall'accampamento imperiale di Federico II che nacque il nuovo borgo.
Sec. VIII: Dimora di Schiavoni ed Albanesi. Nel periodo svevo compare
scritto in vari modi il seguente nome: 'Precine', ad esempio, o 'Pretina', o
ancora 'Prechina'. Procina, il nome di un suo casale d'origine, deriverebbe
da un enorme porcile.
1157: Prima volta in cui Apricena è citata in un documento.
1230: Ebbe un castello e appartenne alla diretta giurisdizione di Federico
II, dal quale ebbe particolari privilegi ed esenzioni.
1304: Apricena fu ceduta in feudo da Carlo II d'Angiò al Vescovo di Lucera.
1417: Passò in feudo agli Attendolis. Successivamente Apricena fu possesso
delle famiglie Gonzaga, del Sangro, Carafa, Lombardi, Brancia e Cattaneo.
1627: La cittadina fu gravemente danneggiata da un terremoto.
1813: Subì altri danni.
MONUMENTI ED ARCHITETTURA
Il Palazzo
Baronale, di forma quadrilatera con caratteristiche di castello. Esso si
presenta con forme tardorinascimentali, in seguito rimaneggiato e conserva
resti di un preesistente castello svevo. Resta ora un bel torrione
cilindrico con bifora, incorporato nel Palazzo Baronale del 1658.
L'attuale Parrocchia, risalente al 1700 e ripresa nel secolo scorso,
conserva un rilievo in pietra d'epoca tardo-romana riproducente una
Madonna col Bambino e pitture settecentesche.
Nei pressi sono visibili gli scarsi resti del Borgo-Castello di
Castropagano, antica rocca saracena, individuabile dall'alto di alcuni
dirupi rocciosi situati nei pressi della citta'.
GASTRONOMIA
...
ARTIGIANATO
I prodotti in pietra dell'artigianato locale.
FESTE E TRADIZIONI
febbraio-marzo: carnevale apricenese.
10 maggio: Festa di Maria Santissima dell'Incoronata patrona di
Apricena.
ultima domenica di maggio: Festa della Madonna dell'Incoronata.
13 giugno: Festa di S. Antonio da Padova.
luglio-agosto: Sagra del grano cotto, Sagra della bruschetta.
Seconda domenica di agosto: Festa della Sacra Famiglia.
13 agosto: la Venerazione della Madonna dell’Assunta.
14 agosto: Preparazione e allestimento dei tradizionali "Tuselli"
nicchie sacramentali dove vengono riposte le icone per l'adorazione della
Madonna.
15 agosto: Sagra del melone.
Seconda settimana di settembre: Fiera di Santa Maria.
1 ottobre: Festa di Maria Santissima del Rosario.
CULTURA
Uomini illustri:
CONTE Costantino
Poeta e narratore, nato ad Apricena nel 1923.
DE LUCA Raffaele
Drammaturgo, poeta in lingua e in dialetto e scrittore, nato ad Apricena.
Contemporaneo.
PITTA Nicola
Letterato, nato ad Apricena nel 1886.
TORELLI Carlo Luigi
Letterato e poeta, nato ad Apricena il 1863.
VITALE Silvio
Poeta e diplomatico, nato ad Apricena nel 1880.
Libri su Apricena:
PITTA N., Apricena, Vasto 1921.
Biblioteche:
Biblioteca comunale (circa 2500 volumi) C.so Gen. Torelli 59 - Tel. 0882.641009
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